Alfredo Costa , Dipartimento di Scienze Neurologiche, Istituto Neurologico Mondino, Università di Pavia
Molti piccoli pazienti accusano il loro primo attacco emicranico durante l’infanzia o l’adolescenza, e quelli con una importante familiarità per emicrania tendono a presentare un esordio precoce del disturbo. Nel bambino, le caratteristiche degli attacchi non sono diverse da quelle dell’adulto, salvo che per alcuni peculiari aspetti. In molti casi, i disturbi gastrointestinali sono più accentuati, e possono prevalere sul dolore; possono inoltre manifestarsi dolori addominali, svogliatezza, tachicardia, congestione nasale e rialzo della temperatura.
Benchè gli attacchi presentino inoltre minor durata rispetto a quelli dell’adulto, la loro frequenza è maggiore. Infine, il dolore è più spesso a sede bilaterale. Per questi motivi, è importante che il medico riconosca un attacco emicranico in un bambino, anche se le caratteristiche possono differire da quelle dell’adulto. Nei bambini può manifestarsi anche l’emicrania con aura, la quale, come per l’adulto, è assai meno frequente dell’altra forma. ( 2000 )