A cura di Fabio Antonaci
Due ricercatori del Centro per le Cefalee di Chicago ( Wenzel e Sarvis ) hanno valutato il ruolo dei farmaci contenenti un barbiturico ( Butalbital ) nel trattamento dell’attacco di emicrania.
Sono stati valutati i dati relativi alle Linee Guida statunitensi e le relative pubblicazioni recensite fra il 1996 ed il 2001.
E’ risultato che circa 28 milioni di soggetti soffrono di emicrania e che questa patologia non è diagnosticata e trattata in maniera ottimale. E’ risultato infatti che fra il 14% e il 36% di coloro che venivano diagnosticati come emicranici ricevevano come prescrizione medica di prima scelta farmaci contenenti Butalbital.
Tuttavia, nell’unico studio controllato sull’emicrania è risultato che i farmaci contenenti Butalbital erano meno efficaci del Butorfanolo ( un farmaco oppiaceo ) .
Le Linee Guida americane raccomandano espressamente di non utilizzare prodotti contenenti Butalbital nell’emicrania , in quanto sono frequenti effetti collaterali come cefalea indotta dal farmaco e sintomi di astinenza alla sospensione dello stesso.
Gli Autori concludono pertanto che nonostante i prodotti contenenti Butalbital vengano comunemente prescritti per l’emicrania, non vi sono evidenze in letteratura della loro efficacia rispetto ad altri farmaci o al placebo.
I farmaci raccomandati sono solo quelli elencati dal comitato per le Linee Guida ( Pharmacotherapy 2002 ; 22 :1029-35 ). ( Xagena2002 )
Dott. Fabio Antonaci, Dip. di Scienze Neurologiche , Istituto Mondino Pavia