L’emicrania interessa una frazione sostanziale ( 10-20% ) della popolazione mondiale, e colpisce più donne che uomini.
Diverse teorie sono state proposte per spiegare la patofisiologia dell’emicrania.
Le tre principali teorie sono:
- ipotesi vascolare ( vasodilatazione cerebrale );
- ipotesi neurologica ( anormale firing neurologico );
- ipotesi infiammatoria ( rilascio di neuropeptidi infiammatori ).
I farmaci impiegati nel trattamento dell’emicrania appartengono a due gruppi: farmaci che aboliscono la forma acuta e farmaci per la prevenzione.
I farmaci impiegati nel trattamento acuto sono gli agonisti del recettore 5-HT ( 1B/1D ), mentre i farmaci per il trattamento profilattico comprendono i calcioantagonisti, gli anatagonisti del recettore 5-HT ( 2 ), no i calcioantagonisti, gli antagonisti del recettore 5-HT(2 ), i beta-bloccanti e gli agonisti GABA ( Acido Gamma Amìmino-Butirrico ). ( Xagena2006 )
Arulmozhi DK et al, Curr Vasc Pharmacol 2006; 4: 117-128
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