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Cefalea e sesso: quando l’emicrania è donna


Alfredo Costa, Dipartimento di Scienze Neurologiche , Istituto Neurologico Mondino , Università di Pavia

Di recente 3 studi di popolazione, condotti in Francia, Danimarca e Stati Uniti, hanno utilizzato i criteri IHS (International Headache Society), e hanno consentito di ottenere nuove stime di prevalenza dell’emicrania, pari al 6% per i maschi e al 15-17% per le femmine.
Gli studi citati hanno anche riscontrato che la prevalenza del disordine varia con l’età, aumentando fino ai 40 anni e diminuendo successivamente in entrambi i sessi.
Nelle femmine, inoltre, la prevalenza aumenta gradualmente a partire dal menarca fino all’età di 42 anni, per poi ridursi; ciò suggerisce che le variazioni ormonali associate ai flussi mestruali rendono le donne maggiormente suscettibili all’emicrania.
Tuttavia, nelle donne in età post-menopausale la prevalenza appare assai variabile (e comunque sempre maggiore che nei maschi), il che suggerisce che le modificazioni endocrine non possono essere interamente responsabili della maggiore prevalenza nel sesso femminile. Con riferimento alla prevalenza dell’emicrania in età pediatrica, va segnalato che più della metà degli emicranici accusa il suo primo attacco prima dei 20 anni. Secondo vari studi clinici, la prevalenza dell’emicrania all’età di 7 anni varia dall’1.2% al 3.2%, e tra i 7 e i 15 anni dal 4% all’11%. Contrariamente a quanto visto per l’emicrania dell’adulto, nei bambini sotto i 10 anni la prevalenza non differisce tra i due sessi, e comincia ad essere maggiore nelle femmine solo con la pubertà. ( 2000 )


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