È stata condotta una meta-analisi per valutare l’efficacia e gli eventi avversi degli antidepressivi triciclici nel trattamento dell’emicrania, della cefalea di tipo tensivo e di quella mista.
Sono stati inclusi gli studi su adulti trattati con antidepressivi triciclici come unico trattamento per un periodo minimo di 4 settimane.
In totale, 37 studi hanno incontrato i criteri di inclusione.
Gli antidepressivi triciclici hanno ridotto in modo significativo il numero di giorni con cefalea di tipo tensivo e il numero di attacchi da cefalea rispetto al placebo ( differenza media standardizzata: -1.29 ). ma non rispetto agli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( -0.80 ).
L’effetto dei triciclici è aumentato con l’aumento della durata del trattamento ( beta: -0.11; P inferiore a 0.0005 ) e i triciclici hanno anche aumentato la probabilità di ridurre l’intensità del mal di testa almeno del 50% rispetto a placebo ( cefalea di tipo censivo, rischio relativo, RR=1.41; emicrania, RR=1.80 ) o inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) ( RR=1.73 ).
Con gli antidepressivi triciclici gli effetti avversi sono risultati più probabili che con il placebo ( RR=1.53 ) e con gli antidepressivi SSRI ( RR=2.22 ), inclusi secchezza delle fauci ( P inferiore a 0.0005 per entrambi ), sonnolenza ( P inferiore a 0.0005 per entrambi ) e aumento ponderale ( P inferiore a 0.001 per entrambi ), ma non sono aumentati i tassi di uscita dallo studio ( drop-out ) ( placebo, RR=1.22; SSRI, RR=1.16 ).
In conclusione, gli antidepressivi triciclici sono efficaci nel prevenire emicrania e cefalea di tipo tensivo e sono più efficaci degli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina, anche se con maggiori eventi avversi.
L’efficacia dei triciclici sembra aumentare nel tempo. ( Xagena2010 )
Jackson JL et al, BMJ 2010; 341: c5222
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